Un esempio è il mito di Tuccia (raffigurato anche in un celebre dipinto di Andrea Mantegna, riportato qui a lato), dove una vestale viene ingiustamente incolpata di aver violato il proprio voto di castità. Ella per discolparsi da tale accusa si sottopose ad una ordalia consistente nel tentare di raccogliere tutta l'acqua del Tevere con un setaccio. La povera donna allora chiese aiuto alla dea Vesta e la prova riuscì proclamando l'innocenza della vestale.
Il setaccio inoltre compare insieme alla figura di Socrate: il filosofo greco parla di tre setacci quali la verità, la bontà e l'utilità che devono filtrare un racconto sentito prima che questo sia di nuovo raccontato ("I tre setacci di Socrate").
Il setaccio inoltre compare insieme alla figura di Socrate: il filosofo greco parla di tre setacci quali la verità, la bontà e l'utilità che devono filtrare un racconto sentito prima che questo sia di nuovo raccontato ("I tre setacci di Socrate").
Nessun commento:
Posta un commento